Qui sotto trovi la trascrizione del video e gli esercizi pratici proposti.
Diventa il regista dei tuoi stati d’animo
Interrompi gli schemi!
Cominciamo ad entrare nel pieno del programma. La tecnica, a mio avviso, più potente che dovrai utilizzare in tutte le sessioni, è quella dell’interruzione dello schema.
Si, perché ti sto invitando a riconoscere quando inizi a generare un processo ansiogeno.
Quando inizi a riconoscerlo, puoi interromperlo.
Immagina che il processo ansiogeno che hai iniziato visivamente è: comincio ad immaginarmi che devo fare questa cosa, e vedo dove devo andare, e vedo cosa devo fare dopo, e vedo quell’altra cosa dopo e parto… a quel punto, lì potresti semplicemente andare alla tua scena dei ricordi.
Potresti trasportarti immediatamente, in un nano secondo, in un posto dove di solito trovi pace. Può essere un luogo di vacanza, può essere un luogo di casa tua, può essere col tuo animale, può essere con il tuo compagno o la tua compagna.
Interrompi l’azione e la interrompi visivamente e il tuo compito è esattamente questo: per una settimana completa devi interrompere più volte al giorno, devi riconoscere ciò che stai immaginando e accedere ad un ricordo. Accedere ad un ricordo e passare all’immaginazione. Devi diventare abile, devi diventare il regista.
Il regista che passa da una parte all’altra.
Solo quando diventerai abile a gestire l’immaginazione, potrai interrompere lo schema quando tu lo desideri. Quindi comincio a darti le chiavi per essere padrone della gestione della tua ansia e non schiavo.
Mio padre, figlio di musicista, quindi mio nonno era un musicista vero, sosteneva che… “ma… perché hai una sola bocca e due orecchie?” quindi ascolta il papà.
Ti sei accorto della pausa?
Nella pausa hai ascoltato qualcosa?
Probabilmente hai ascoltato suoni, ma probabilmente hai anche ascoltato te stesso. Perché noi parliamo tanto con noi stessi, e ci diciamo tante cose a noi stessi.
Ora voglio farti riflettere su quando è avvenuta questa meraviglia.
Questa meraviglia è avvenuta dal momento in cui, tu come me, eravamo piccolini con questo cervello permeabile, e abbiamo ascoltato parlare la nostra lingua madre, e l’abbiamo imparata in toto, non abbiamo imparato dov’era il verbo, dov’era l’articolo, abbiamo imparato tutta la lingua e a quell’epoca, se ci insegnavano due lingue, imparavamo due lingue. Io ho tre figli e tutti e tre sono bilingue.
Ascoltano, ascoltano. Al momento, lì per lì, non ti parlano due lingue, ma quando c’è bisogno capiscono tranquillamente. E non c’è stato bisogno, è entrato dentro al tuo cervello.
Quindi abbiamo imparato tutto il linguaggio articolato, perché abbiamo un’area del cervello che se ne occupa, e non ha bisogno di capire ogni sequenza, tutto entra nella nostra area uditiva. Nello stesso modo che nell’area visiva, accade che possiamo accedere ad una grande fonte, grandissima fonte di ricordi auditivi.
Se partisse, proprio in questo momento, le prime due note di una canzoncina che ci cantavano quando eravamo piccoli, tu scopriresti come i ricordi tutto alla lettera.
Ti sei mai domandato come facciamo ad imparare tutte le canzoni?
Non è perché sottolineiamo, perché scriviamo, perché ripetiamo, è perché entrano direttamente nel canale. Vanno nel canale e occupano la zona destinata ai ricordi auditivi. Allo stesso modo possiamo fare l’arte di combinare i suoni, possiamo fare musica, possiamo utilizzare le note musicali e creare dei suoni.
Ti sto insegnando che come avveniva a livello visivo, avviene anche a livello auditivo.
Perché se gli occhi si spostano in linea con l’orecchio, sulla sinistra, posso accedere a tutti i ricordi auditivi; se si spostano a destra, in linea con l’orecchio destro, posso creare suoni nuovi.
Non posso fermarmi qui, perché questo dettaglio ti servirà dopo per interrompere, e ricordati che l’interruzione di schema è l’esercizio più potente.
Devo sottolineare un fatto che è molto importante, ed è il fatto che noi abbiamo due tipi di linguaggio: un linguaggio esterno, io sto parlando con te ma mentre sto parlando con te mi sto ascoltando e ti do una buona notizia, che è anche il tranello più grosso: non posso contraddire mentalmente ciò che sto dicendo verbalmente ed esternamente. Perché se io contraddico con i fatti ciò che sto dicendo in questo momento, divento “pazzo”. Divento pazzo.
Questo per indicare che ogni volta che dici di te che sono ansioso, devi dimostrarti a te stesso che è vero che stai dicendo.
Scopriamo ora come gestire quello che può essere il nostro peggiore nemico o migliore amico : Il dialogo interno!