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16 commenti a “Masterclass Connective Program”

  1. Buongiorno, avendo subito recentemente la frattura bimalleolare di tibia e perone, e ritrovandomi una caviglia con conseguenziali problemi localizzati proprio al tessuto connettivo visto che è aumentata di dimensione oltre che ovviamente accusa deficit articolare, esistono all’interno del programma degli esercizi specifici per la caviglia ed in generale è indicato per la ripresa di tutta la catena muscolare attualmente debilitata a causa dei quattro mesi di inattività?
    Grazie.

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    • Buongiorno Vittorio, trovo, da quello che racconti, molto utile per recuperare una completa articolarità della caviglia lavorare sul tessuto connettivo. Il programma Connective Program può aiutarti a recuperare a livello posturale gli inevitabili compensi che avrai creato a livello delle catene cinetiche. Non esistono, però, all’interno del programma esercizi specifici per la caviglia. Nello specifico, in prima battuta, trovo utile per te poter lavorare con un professionista che lavori sul tessuto connettivo in maniera individuale sulla zona traumatizzata. In un secondo momento il programma Connective Program potrà aiutarti a migliorare e mantenere un buon equilibrio sistemico.

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  2. Buon pomeriggio, desidererei sapere se e fino a che punto, i benefici del Connective Program si possono avvertire a livello articolare, grazie!

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    • Buongiorno Renato, le articolazioni presenti nel nostro corpo sono molto importanti perché consentono alle strutture ossee di muoversi l’una rispetto alle altre in maniera armoniosa. In assenza di gravi artrosi o importanti patologie della cartilagine, ciò che ci rende meno flessibili e “mobili” non è una rigidità articolare ma piuttosto un’aumento del tono muscolare dei muscoli tonici ed un conseguente aumento di densità del tessuto connettivo. Rispondendo quindi alla tua domanda posso dirti che attraverso il programma Connective Program si può ottenere un miglioramento a livello articolare sia un termini di fluidità del movimento sia in termini di miglioramento degli angoli articolari in sella.

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  3. Interessante! Come sempre apprezzo molto l’approccio “easy”…un roller foam e la volontà di applicarsi x “evolversi”. Mi interessa un sacco, penso che per un triatleta pesante (in termini di KG) sia molto utile (anche) per la catena anca/ginocchia/caviglie/etc etc. Grazie.

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  4. Ciao Davide e Walter, sono molto interessato a questo programma,
    ho cominciato a dare uno sguardo nei vari shop on line e ci sono tantissimi tipi diversi di rollers foam,
    tra hard, soft, piccoli, medi, larghi, con manico… ecc…
    Quali consigli di acquistare per iniziare ?
    Che sia un buon prodotto di qualitá per non spendere i soldi due volte…
    Grazie e un caro saluto
    Giulio

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  6. Buongiorno, soffro da7 Anni da insulina resistenza ma le mie cellule muscolari e epatiche sono ultrasensibile all’insulina ipoinsulina resistenza, però vado ipoglicemia il giorno dopo fatto una gara ciclistica o un allenamento duro,ho fatto tutti gli esami sangue e strumentali, essendo stato ricoverato al policlinico di Napoli,ma sono stato dimesso senza una diagnosi,sono andato in coma tre quattro volte sempre di notte ,ho
    Scoperto di avere questa insulina resistenza facendo un esame homa index : esame fatto in ipoglicemia : glicemia 60: insulina a4,2 v.n. 5-25 : homa ir 0,6. V.n.023-2,5 : homa b addirittura -meno 1,512 ,non so se potete aiutarmi o darmi il nome di chi mi può risolvere il mio problema,ho visto parecchi tra endocrinologi e diabetologia ma solo una mi ha fatto fare homa index per appurare almeno la diagnosi adesso vorrei sapere cosa posso fare.

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    • Ciao Marco,
      mi dispiace molto per la tua situazione, e spero di cuore tu possa trovare una soluzione quanto prima.
      Come potrai ben capire, non possiamo darti pareri di carattere medico, l’unica cosa che posso fare è consigliarti di informarti bene, ricercare ancora dei medici che possano trovare una soluzione.

      ciao grazie a presto
      Davide

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